Jesolo, ampliato il polo riabilitativo: nasce il turismo «ospedaliero»
Zaia: «L’obiettivo è la destagionalizzazione dell’ospedale. Sarà un polo riabilitativo in grado di attirare persone anche da fuori»
di Alice D’Este
Si potrà scegliere di seguire una terapia riabilitativa la mattina, e il pomeriggio godere dell’ultimo sole di fine agosto, prima di ripartire con il nuovo anno lavorativo. Quello che verrà proposto in futuro ai turisti sul litorale jesolano con l’ampliamento del polo riabilitativo dell’ospedale di Jesolo sarà una sorta di doppio coupon viaggi: da una parte le terapie riabilitative dall’altra le spiagge. Una specie di «turismo ospedaliero» di fine stagione, insomma, che proverà a colmare i vuoti di afflussi agli inizi dell’estate, ma anche a fine agosto e nelle prime settimane di settembre. E che dovrebbe mantenersi poi, anche, fuori stagione.
«Dobbiamo trasformare questo polo in un centro di eccellenza – ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto – l’obiettivo è la destagionalizzazione dell’ospedale. Sarà un polo riabilitativo in grado di attirare persone anche da fuori». «L’ospedale assumerà, ritornando così alla originaria vocazione, il ruolo di centro della medicina riabilitativa del Veneto orientale – ha detto Carlo Bramezza, dg dell’Usl10, – offrirà così i propri servizi riabilitativi ai residenti, nella prospettiva di diventare un vero centro di eccellenza della medicina riabilitativa anche un polo attrattivo in modo da ampliare ed allungare il periodo della stagione turistica». Questo, a grandi linee il progetto a lungo termine (una prima indicazione sarà contenuta nelle schede ospedaliere che verranno consegnate ad amministrative finite).
Nell’immediato il potenziamento dei servizi, già a partire da quest’estate, sarà dedicato ai turisti in vacanza, con il progetto «Vacanze in salute». I numeri parlano da soli. Nel 2012, le presenze turistiche nell’area sono state 16,2 milioni, composte per il 63% da vacanzieri stranieri. Nel periodo invernale i residenti assistiti passano da 300.000 a sole 20.000 unità. Nell’estate 2012 sono stati 20.344 sono stati gli accessi ai punti di primo soccorso e pronto soccorso, 11.230 a Jesolo. Il progetto proverà a soddisfare, nel periodo maggio-settembre una migliore organizzazione dell’emergenza-urgenza, con l’incremento di un’ambulanza e il potenziamento delle attività dei pronto soccorso e dell’emodialisi con l’attivazione del centro dialisi di Bibione. Inaugurata venerdì anche la piattaforma per l’elisoccorso, una superficie di 400mq, illuminata anche per i soccorsi notturni.
da corriere.it